SICUREZZA: LA CITTA’ ORA HA PIU’ PAURA
C’era una volta, ebbene sì, c’era una volta, tanto tempo fa, una città che si cullava sonnolente e paciosa fra il Tanaro e la Bormida. Da tempo ormai tutto ciò è soltanto un vago ricordo il tranquillo tran tran che accompagnava il fin troppo monotono passare del tempo.
Da tempo ormai, tra ammazzamenti, furti, truffe e rapine, anche la nostra città si è adeguata al trend nazionale e internazionale. “Adotterò una politica chiara e netta in tema di sicurezza, ebbe modo di dichiarare Piercarlo Fabbio in campagna elettorale presentando il suo programma in tema di sicurezza, senza compromessi, ipocrisia e falsa pietà. Innanzitutto più attenzione alla famiglia e più agevolazioni. Poi credo che la gente debba essere libera di circolare, a qualunque ora, senza paura, nella propria città. La sicurezza vuol dire libertà, e proteggere la libertà dei cittadini è il primo dovere di un sindaco”. In contrasto con quella dichiarazione, le attese degli alessandrini, esageratamente enfatizzate in campagna elettorale con la promessa di una più vivibile e tranquilla città, si stanno scontrando con la realtà quotidiana soprattutto dopo aver verificato che con l’insediamento di Fabbio a Palazzo Rosso, almeno in fatto di sicurezza, poco nulla è cambiato.
I furti e le rapine continuano come prima (bar presi di mira a scadenza mensile, banche e farmacie rapinate con estrema facilità, eccetera) la ZTL ridotta ad un atto meramente simbolico nei confronti del proliferare delle polveri fini. Questo è sostanzialmente, il messaggio che sta passando fra la gente comune. Elio Arata, parlando a nome di Rifondazione e Comunisti Italiani, sul tema sicurezza, evidenzia la necessità di “dare sicurezza alle persone non solo mediante il contrasto della criminalità, ma anche attraverso politiche per una casa sicura, lavoro sicuro ed un reddito stabile, premesse indispensabili per la nascita di nuove famiglie che possano vivere decorosamente sottolineando come i temi di immigrazione e sicurezza non possano essere affrontati in un unico calderone. Ha citato l’esperienza di coinvolgimento dei cittadini stranieri di Serravalle Scrivia, ed ha auspicato anche per Alessandria una maggiore attenzione delle istituzioni per capire queste nuove comunità, di cui spesso conosciamo poco.”
Sconforto è il sentimento espresso da Giorgio Falleti (Lista Mara) in una sua lettera che pubblichiamo a parte, soprattutto dopo aver constatato che “sono state accollate all’amministrazione Scagni tutte le responsabilità circa gli episodi deliquienziali verificatisi negli anni precedenti e che, gli stessi, sono stati utilizzati come fulcro portante di una campagna diffamatoria contro la sua amministrazione. Ora però, prosegue la lettera di Falleti, sotto la guida della nuova Giunta Fabbio nulla è cambiato, possiamo concludere che gli episodi di criminalità sono in continua crescita, ed il problema, dopo tanta iniziale demagogia non è stato risolto.” Persino la Lega Nord, fedele alleata di Fabbio nel corso della campagna elettorale, ha presentato con i consiglieri Sarti e Cuttica un ordine del giorno sulla sicurezza in cui chiede al Sindaco interventi urgenti. E’ dunque evidente, che questa amministrazione, fino ad ora, di fronte a segnali preoccupanti di delinquenza, come quelli accaduti nel corso dei primi sette mesi di mandato, non ha certamente mostrato quella fermezza di intenti dichiarati in campagna elettorale.
Insomma, il cittadino si aspettava fin da subito una inversione di tendenza e, forse, lo scoprire che tutto è come prima potrebbe renderlo ancor più critico nei confronti di questa amministrazione.
martedì 18 novembre 2008
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