giovedì 20 novembre 2008

Quanta polvere fa il mondo mentre va, copre tutto, e non ci fa vedere più, le stagioni, i dubbi, i figli e le speranze, e rincorriamo i sogni, qua e là. Che rumore che fa il mondo mentre va, tra motori, guerre e soldi e gelosie, confondiamo il giorno dopo, con l’eternità, e l’allegria con la felicità.

E intanto tra noi, scommettiamo la vita, traversando da soli il mare, per scoprire cos’è che vale. Facci uscire dal temporale, prima che ci trascini via. Dacci strade per ritornare, dove non siamo stati mai

E non serve che sia natale, per scoprire di avere un cuore, per capire, per sperare un po’. Che fatica che fa il mondo, mentre va, tutti in corsa per un posto in prima fila.

O sei il primo, o sei nessuno tutto e niente. E il senso della vita se ne và. E intanto tra noi, ci aggiustiamo la vita, con amori e con medicine, mentre il tempo ci scappa via.

Facci piangere per qualcuno, che ci lascia e non tornerà. Dacci braccia per un amico, che ci prova e non c’e la fa. Se ogni tanto, ci fermassimo a pensare. Se ci fosse tempo per ricominciare

Se vivessimo e lasciassimo campare. Sarebbe tutti i giorni, un po’ natale.

martedì 18 novembre 2008

AD ALESSANDRIA, LA RIVOLUZIONE NEL PARCHEGGIO!

CON Neos Park, guadagni tempo, risparmi denaro e non rischi più le multe! Alessandria è la prima città in Italia ad adottare il sistema più comodo ed equo per il pagamento della sosta su strada. “E’ il telepass dei parcheggi” dicono all’ATM.
Come abbiamo anticipato da tempo l’ATM ha introdotto il sistema più innovativo per il pagamento della sosta: Neos Park. Il sistema Neos Park si basa su una card ricaricabile grazie alla tecnologia contectless, la stessa tecnologia avanzata adottata dalle nuove generazioni di carte di credito.
L’uso della card è semplicissimo e pratico perché è stato ideato per semplificare la vita di chi deve pagare la sosta: Infatti, permette di guadagnare tempo. Infatti Neos Park è un auto-parchimetro da interno veicolo, che rimane nell’auto pronto all’uso. Non si deve scendere dal veicolo né perdere tempo alla ricerca delle colonnine o delle monete. Basta premere un tasto per iniziare a pagare la sosta. Fa anche risparmiare denaro: Neos Park è equo e conveniente perché si paga solo l’effettivo tempo di sosta: quando si torna all’auto si spegne la card e si paga solo il dovuto. Se si sosta per 7 minuti si pagano solo 7 minuti.
Il presidente dell’ATM , Gian Paolo Lumi spiega: “ATM ha deciso di essere il primo gestore del pagamento della sosta ad adottare Neos Park in Italia perché lo riteniamo uno strumento decisamente utile che va incontro a quei cittadini, e sono davvero parecchi, che da tempo ci segnalano che non trovano equo il dover pagare di più per un tempo più lungo del reale tempo di sosta o coloro i quali protestano, e li comprendiamo, perché il tempo di sosta immaginato è pagato con le colonnine si è poi protratto ed hanno ricevuto la contravvenzione. L’avere adottato il sistema più vicino alle esigenze della gente è per l’ATM certamente un vanto”.
Il Vice Presidente Alessandro Traverso, responsabile di ATM per la comunicazione e l’innovazione, commenta: “Quando abbiamo ricevuto la proposta di adottare Neos Park abbiamo subito chiesto di essere la prima città in Italia a farlo. In effetti il sistema, già attivo in altri paesi, è veramente innovativo, stravolge tutti i concetti esistenti del pagamento della sosta. Tra i tanti vantaggi si pensi che può essere usato in tutte le città che lo adotteranno. Ad esempio, i comuni dell’Alessandrino che lo vorranno, potranno condividere con noi il sistema, facendolo diventare “multi città”: se abito a Tortona o Valenza e mi sposto abitualmente ad Alessandria, o tra queste città, non avrò più bisogno di avere strumenti diversi per parcheggiare.
E’ un po’ come “il telepass”, anzi, io lo definisco il “telepass dei parcheggi”.
L’Assessore alla Mobilità, Serafino Lai, si sofferma invece sui vantaggi per i cittadini: “Abbiamo dato il nostro plauso da subito alla proposta dell’ATM di dotarsi di questo innovativo sistema, in aggiunta agli esistenti, perché è la soluzione più efficiente per chi gestisce la sosta e un modo concreto per andare verso le istanze dei nostri concittadini. Usando le Neos Park card infatti non si rischieranno più le multe e. tra l’altro, la singola card costa meno di una multa e può essere usata su più città”. La card sarà venduta presso:
1. Piazza della Libertà, presso cassa ATM
2. Sede ATM, Lungo Tanaro Magenta, 7/A presso le casse
3. Parcheggio di Via Parma 19, presso casse Parcheggio multipiano.
Per i primi mesi la ricarica avverrà nei seguenti punti ricarica:
1. Sede ATM, Lungo Tanaro Magenta, 7/A presso le casse
2. Parcheggio multipiano di Via Parma 19 presso le casse
Prossimamente verranno attivati altri punti di vendita e ricarica presso tabaccai, stazioni di servizio, edicole, eccetera. Gli esercizi che fossero interessati a diventare punto di vendita e ricarica possono contattare il numero 011/19750099 o l’indirizzo di posta elettronica: pos@neos-park.it.
ALESSANDRIA PORTA A CASA L’OSPEDALE

Accordo raggiunto in Regione per la sostituzione del Santi Antonio e Biagio. Tre le possibili aree: accanto al Borsalino, alla Fraschetta, al Cristo. Il 26 il protocollo d’intesa.
Il sindaco Piercarlo Fabbio porta a casa il nuovo ospedale. L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi in Regione, dove il 26 si firmerà il protocollo d’intesa per arrivare allo studio di fattibilità che spetta al Comune, con finanziamento regionale e supporto di tecnici per la comparazione delle tre aree in lizza, accanto al centro riabilitativo Borsalino, alla Fraschetta e al Cristo, accanto alla zona industriale D4. La Provincia si farà invece carico delle infrastrutture necessarie.
Il nuovo ospedale avrà circa 650 posti letto e sorgerà su un’area di 150 mila metri quadri. Certo non si può non avanzare qualche valutazione relativa alla Fraschetta, notoriamente inquinata, e anche posizionare un ospedale in una zona tipicamente industriale non parrebbe la scelta più opportuna, ma sarà il consiglio comunale a doversi pronunciare sulla sede.
L’accordo è stato siglato appena prima della Conferenza dei Sindaci della provincia della nuova Asl-Al (presenti 138 sindaci su 195) riunita all’aula magna dell’Itis Volta, dove avrebbe dovuto essere approvato il regolamento, la presidenza della Conferenza dei sindaci è una questione che ha dato adito a polemiche a non finire, cioè la sede amministrativa dell’Asl, per la quale erano in discussione due sedi, Alessandria e Casale. Ebbene non si è deciso nulla, anzi la palla passa in mano agli avvocati, come richiesto alla fine da Federico Fornaio, sindaco di Castelletto d’Orba.
Di fatto i sindaci hanno votato un documento politico programmatico in cui già si prendeva una posizione chiara rispetto a punti ritenuti qualificanti, quali la sede dell’Asl, indicata a Casale; presidenza della Conferenza, designato Piercarlo Fabbio; rappresentanza della Conferenza (un organo più ristretto per le decisioni più urgenti) che vedeva i sindaci di Alessandria, Casale, Novi, Tortona e Acqui; i distretti, nelle sette città centri di zona e il comitato dei sindaci di distretto (Valenza e Ovada più alcune comunità montane; oltre al peso di ogni comune al momento delle votazioni. Proprio su quest’ultimo punto sono sorte le prime discussioni, in base a chi sosteneva (come il sindaco di Molare, Gianmarco Bisio) che alcuni comuni, specie i più piccoli, venivano poco considerati, proponendo il documento programmatico, che “avrebbe riempito di significato una scatola vuota”.
Così Fabbio ha fatto votare i sindaci, chiedendo se volevano votare il documento, che a detta di molti presenti rappresentava un’integrazione al regolamento. Passa il “sì”, con un’implicita approvazione di decisioni che dovrebbero, come detto da Lorenzo Robbiano, sindaco di Novi, scontentare il meno possibile, per un ruolo di tutte le città rappresentate: Alessandria sede di Conferenza dei sindaci, della Rappresentanza e di coordinamento dei distretti; Acqui del termalismo; Casale sede dell’Asl e del centro di ricerca sull’amianto; Novi osservatorio per monitoraggio delle azioni a vantaggio delle fasce deboli; Tortona centro formativo aziendale; Ovada centro di screening oncologico; Valenza sviluppo di day surgery.
Seguendo chi non era soddisfatto Fabbio ha proposto di votare un emendamento che prevedeva di stralciare la sede dell’Asl e la presidenza della Conferenza ma la proposta veniva respinta, per cui pareva assodato che il documento venisse approvato nella sua interezza.
Non passava nemmeno la proposta di Fabbio di votare uno ad uno i punti dell’ordine del giorno e dopo discussioni a non finire la proposta finale di Federico Fornaio di consultare i legali per sapere se il documento di indirizzo integra o meno il regolamento. Tutto ciò solo per l’avvio del funzionamento dell’Asl provinciale.
Ma quando capiterà di dovere decidere per questioni più fondamentali che riguardano da vicino la salute e gli interessi della popolazione?
SICUREZZA: LA CITTA’ ORA HA PIU’ PAURA

C’era una volta, ebbene sì, c’era una volta, tanto tempo fa, una città che si cullava sonnolente e paciosa fra il Tanaro e la Bormida. Da tempo ormai tutto ciò è soltanto un vago ricordo il tranquillo tran tran che accompagnava il fin troppo monotono passare del tempo.
Da tempo ormai, tra ammazzamenti, furti, truffe e rapine, anche la nostra città si è adeguata al trend nazionale e internazionale. “Adotterò una politica chiara e netta in tema di sicurezza, ebbe modo di dichiarare Piercarlo Fabbio in campagna elettorale presentando il suo programma in tema di sicurezza, senza compromessi, ipocrisia e falsa pietà. Innanzitutto più attenzione alla famiglia e più agevolazioni. Poi credo che la gente debba essere libera di circolare, a qualunque ora, senza paura, nella propria città. La sicurezza vuol dire libertà, e proteggere la libertà dei cittadini è il primo dovere di un sindaco”. In contrasto con quella dichiarazione, le attese degli alessandrini, esageratamente enfatizzate in campagna elettorale con la promessa di una più vivibile e tranquilla città, si stanno scontrando con la realtà quotidiana soprattutto dopo aver verificato che con l’insediamento di Fabbio a Palazzo Rosso, almeno in fatto di sicurezza, poco nulla è cambiato.
I furti e le rapine continuano come prima (bar presi di mira a scadenza mensile, banche e farmacie rapinate con estrema facilità, eccetera) la ZTL ridotta ad un atto meramente simbolico nei confronti del proliferare delle polveri fini. Questo è sostanzialmente, il messaggio che sta passando fra la gente comune. Elio Arata, parlando a nome di Rifondazione e Comunisti Italiani, sul tema sicurezza, evidenzia la necessità di “dare sicurezza alle persone non solo mediante il contrasto della criminalità, ma anche attraverso politiche per una casa sicura, lavoro sicuro ed un reddito stabile, premesse indispensabili per la nascita di nuove famiglie che possano vivere decorosamente sottolineando come i temi di immigrazione e sicurezza non possano essere affrontati in un unico calderone. Ha citato l’esperienza di coinvolgimento dei cittadini stranieri di Serravalle Scrivia, ed ha auspicato anche per Alessandria una maggiore attenzione delle istituzioni per capire queste nuove comunità, di cui spesso conosciamo poco.”
Sconforto è il sentimento espresso da Giorgio Falleti (Lista Mara) in una sua lettera che pubblichiamo a parte, soprattutto dopo aver constatato che “sono state accollate all’amministrazione Scagni tutte le responsabilità circa gli episodi deliquienziali verificatisi negli anni precedenti e che, gli stessi, sono stati utilizzati come fulcro portante di una campagna diffamatoria contro la sua amministrazione. Ora però, prosegue la lettera di Falleti, sotto la guida della nuova Giunta Fabbio nulla è cambiato, possiamo concludere che gli episodi di criminalità sono in continua crescita, ed il problema, dopo tanta iniziale demagogia non è stato risolto.” Persino la Lega Nord, fedele alleata di Fabbio nel corso della campagna elettorale, ha presentato con i consiglieri Sarti e Cuttica un ordine del giorno sulla sicurezza in cui chiede al Sindaco interventi urgenti. E’ dunque evidente, che questa amministrazione, fino ad ora, di fronte a segnali preoccupanti di delinquenza, come quelli accaduti nel corso dei primi sette mesi di mandato, non ha certamente mostrato quella fermezza di intenti dichiarati in campagna elettorale.
Insomma, il cittadino si aspettava fin da subito una inversione di tendenza e, forse, lo scoprire che tutto è come prima potrebbe renderlo ancor più critico nei confronti di questa amministrazione.
LA STAZIONE FERROVIARIA CAMBIA LOOK: NEGOZI E LOCALI, MA “DIMENTICA”

Nuovo look per la stazione ferroviaria di Alessandria. Dopo due anni e mezzo di lavori e 5,5 milioni di euro di investimento la stazione del capoluogo ha cambiato pelle. Il restyling, ha interessato 3.500 mq di superficie in cui sono stati ricavati negozi, locali e aree per i viaggiatori.
Ogni anno la stazione di Alessandria è frequentata, secondo i dati di Trenitalia, da 6,5 milioni di persone. Metallo e vetro sono gli elementi utilizzati per rendere più luminosi gli ambienti e dare un tocco di modernità all’edificio del 1942, prossimamente verranno aperti nuovi negozi: sala giochi, farmacia, supermercato, libreria e altri.
Durante la cerimonia di inaugurazione un gruppo di lavoratori delle Ferrovie hanno manifestato contro la paventata diminuzione dei posti di lavoro e alle “ricadute” negative sul trasporto passeggeri merci”. Altre lamentele sono giunte dao ciclisti pendolari. Si lamenta la sparizione della lunga rastrelliera nel piazzale, eliminata perché antiestetica, ma funzionale alle persone che arrivano in bici.
Lo spazio per i mezzi a due ruote si è notevolmente ridotto, causando le rimostranze degli utenti a pedali.
ALESSANDRIA HA ANCORA PAURA

Quattordici anni fa il Tanaro cambiò la vita della città. Da allora Alessandria non si è ripresa. Ancora qualche alluvionato aspetta i rimborsi, mentre la messa in sicurezza resta a metà. Così ad ogni acquazzone autunnale i mandrogni guardano il loro fiume sul ponte (chiuso) e sperano che non si ripeta il disastro del 6 novembre 1994.
6 NOVEMBRE 1994! Sono trascorsi 14 anni dal drammatico e tragico evento subito da una grossa parte della città: il suo cuore, il quartiere e i sobborghi nord. Ogni anno sono sempre meno le persone che ricordano, soprattutto in quella parte della città e sobborghi che l’alluvione l’hanno vista dai notiziari TV e che neppure in quei tragici momenti non davano di capire il dramma in atto.
Al contrario l’anniversario è una vetrina: ogni istituzione, autorità amministrativo-politica nel periodo commemorativo ne esalta il ricordo, la tragicità, gli eroismi “inondandoci” di parole rassicurative e promesse a cui non credono neanche loro ed è questo il dramma principale.
In 14 anni molto è stato fatto, ma è stato fatto male ed incompleto! Un “alluvione” continua di chiacchiere, parole e carta, un “alluvione” di denaro speso malamente e non siamo ancora in sicurezza! Un tira e molla di competenze, un perdere tempo da chi del nostro territorio non gli importa niente, un parere per il ponte Cittadella dai cosiddetti “beni culturali” regionale che non arriva mai e di cui non ho ancora capito fino a che punto le loro responsabilità arrivano di fronte ad un nuovo probabile rischio alluvionale e cioè, se saranno chiamati a rispondere penalmente se a causa di quel ponte ci saranno nuove vittime o danni privati e pubblici. Il “freno” dello stillicidio ideologico ambientale e dei bastian “contrari” del caso. Quindi abbiamo un ponte che la massima autorità delle acque (ADBPO) ne ha sancito il rifacimento, abbiamo l’argine sinistro non completato; ne mancano 800 metri, una porzione di quello destro costruito più basso della massima portata del Tanaro, il ponte ferrovia rifatto con arcate simili a quelle precedenti che accumulano detriti, un pilone della tangenziale progettato e costruito allo sbocco del rio Loreto nel Tamaro che ha creato ritardi.
Nonostante ciò nel 2005 la Giunta comunale alessandrina ha pensato bene di “minimizzare” dal rischio ideologico la città di Alessandria, per questo l’Associazione “Amici del Borgo Rovereto” ha chiesto al Comune di “certificare” tale garanzia, attendiamo ancora risposta in barba alla 241/90. Quindi nel 2005 veniamo “minimizzati” dalla Giunta Comunale su approvazione del Direttore di Area, decisione precipitosa e grave (a mio avviso e ci dà ragione) perché nel 2007, la Provincia alessandrina ha stilato cartografia nella quale (molto più reale) ritiene Alessandria a rischio R3/ELEVATO che significa: “Per la quale sono possibili problemi per l’incolumità delle persone, danni funzionali agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi e l’interruzione delle attività socio-economiche, danni al patrimonio culturale”.
Proseguendo cito espropriati che attendono ancora il pagamento del terreno ceduto ma di cui pagano le tasse. Per il risarcimento danni ai privati ancora oggi c’è chi attende acconti o saldi, d’altra parte le case alluvionate “sfogliano” ancora oggi intonaci, presentano macchie umide e in molti scantinati è perenne la muffa e l’odore dell’alluvione. E arriviamo alle dolenti note delle imprese alluvionate: l’economia alessandrina è stata “massacrata” prima dall’alluvione, poi da incapacità di pretenderne i diritti e a seguire da Leggi insensate e mai valutate nella stesura e nel rispetto della applicazione. Il mondo bancario per le imprese ha fatto la sua parte peggiore perché la Legge le tutelava da ogni rischio, e il tutto aggravato dalla burocrazia.
Quest’ultimo argomento è vasto ma ciò che scrivo e sono pronta a sfidare documentata chiunque dichiara il contrario: le imprese alluvionate medio/piccole sono state abbandonate a se stesse e a vantaggio di chi ancora dopo 14 anni ci specula sopra! In questi anni un Esposto da parte di imprese di tre province alla Procura di Torino di cui prima firmataria (per le imprese alluvionate), tre Esposti alla Procura di Alessandria, da parte di tre firmatari: la scrivente, Armando Mattana, Sergio Kalcic (per conoscere di chi è la responsabilità per il ritardo della messa in sicurezza della città dal rischio di nuova alluvione), i primi due archiviati di cui devo ancora oggi capirne il perché ed è per questo che ne è stato prodotto un terzo che sta finamente facendo il giusto percorso, speriamo che la Giustizia arrivi prima di una piena del Tanaro.
Con i “TRE COMITATI UNITI” (Comitato “Noi dell’Osterietta – Associazione “Amici del Borgo Rovereto – C.AL.CA – Comitato Alluvionati del Casalese) abbiamo più volte sollecitato Istituzione e Enti prposti (nazionali – regionali – provinciali – locali) Prefettura alessandrina (tre Prefetti avvicendati), senza ottenere nulla visto che il completamento della messa in sicurezza viaggia sul dorso di una lumaca colpita da pigrizia e menefreghismo. Per concludere, determinazione, impegno, preparazione, volontà e costanza sono il mio bagaglio di cittadina impegnata unitamente a: Armando Mattana, Sergio Kalcic, Massimo De Bernardi, Elide Biglia, Gianni Gandini responsabili delle Associazioni Comitati ognuno per la sua specificità e territorio.

GRAZIELLA ZACCONE LANGUZZI

COME DIFENDERSI DAL "CAROVITA"

COME DIFENDERSI DAL “CAROVITA”

Il carovita è ormai un'emergenza quotidiana. Non c'è giorno che non sia accompagnato dalla notizia di nuovi aumenti e dalla denuncia di speculazioni, furbizie e ricarichi a due cifre ad opera dei vari attori della filiera.
Nel contempo, però, siamo convinti di dover intensificare la nosstra attività di educazione ed informazione dei cittadini perchè ciascuno di noi può attuare comportamenti utili ad autodifendersi negli acquisti quotidiani.
1. Andare a fare la spesa con un elenco ben preciso di prodotti da comprare.
2. Diversificare gli acquisti tra il mercato, supermercati e hard-discount (dove ad esempio i detersivi per la casa costano tra il 50 e il 60% in meno così come lacarta igienica o lacarta da cucina, mentre frutta e verdura acquistati ai mercati rionali costano meno, soprattutto a fine mattinata, quando i negozianti temono l'invenduto).
3. Al supermercato le confezioni più convenienti sono sempre le più grandi.
4. Non farsi condizionare dalle marche famose. Spesso i prodotti con loghi sconosciuti costano meno e sono altrettanto buoni.
5. Non fermarsi ad acquistare prodotti posizionati sugli scaffali centrali. I prodotti più convenienti sono sistemati in basso (sono generalmente quelli con il cartellino “primo prezzo”).
6. Approfittare delle offerte promozionali ma controllare sempre il prezzo al chilo e fare confronti anche con prodotti non in offerta.
7. Prima di acquistare un prodotto in offerta controllare sempre la data di scadenza.
8. Leggere semprecon attenzione le etichette: non farsi abbagliare da packging accattivanti, ma a volte poco sinceri. Attenzione agli asterischi.
9. Salumi e formaggi venduti al taglio costano meno al chilo di quelli già confezionati.
10. Nei reparti ortofrutta acquistare sempre prodotti di stagione.
11. Il pane più è “speciale” (all'olio, al burro, con i cereali, con le olive, al latte eccetera) e più costa (il pane tradizionale costa fino a -30%).
12. Nei reparti carni, acquistare anche tagli di carne provenienti dal quarto anteriore dell'animale (sono nutrienti allo stesso modo ma più economici dei tagli più “nobili” (costano fino al -30% in meno).
13. Fra le acque minerali non c'è una sostanziale differenza qualitativa. Salvo precise precisazioni mediche (acque povere di sodio o diuretiche), conviene sempre acquistare quellaal prezzo più conveniente (si può risparmiare fino al -50% e il -70%).
14. Quando si acquista la verdura considerare gli scarti: i fagiolini costano più della bieta o del cicorione ma hanno meno scarto.
15. Si stanno diffondendo nella grande distribuzione prodotti alimentari venduti sfusi (caffè, latte, pasta, legumi secchi eccetera) che consentono di risparmiare fino al 40% rispetto ai confezionati.

martedì 11 novembre 2008

Con la presente lettera si vuole segnalare a nome della cittadinanza un problema che si verifica da ormai un po’ di tempo a questa parte.
A seguito di segnalazioni giunte da alcuni cittadini, intendo porre all’attenzione delle autorità comunali la situazione di degrado che riguarda la centralissima Piazza Marconi.
Questa bella piazza, che per la sua posizione è un naturale punto di ritrovo per persone di tutte le età nelle diverse ore della giornata, soprattutto nelle ore tardo pomeridiane e serali è occupata da gruppi di giovani che, oltre ad emettere urli e schiamazzi che disturbano e non sono graditi da tutti, lasciano sulle già peraltro sporche e deturpate panchine quantità di rifiuti di ogni tipo, da cartacce a mozziconi di sigarette a bottiglie vuote etc. ; di conseguenza al mattino chi vorrebbe usufruire delle panchine deve rinunciare in quanto le trova nello stato in cui sono state lasciate prima, visto che nessuno ha pensato a pulirle.
Pertanto si richiede innanzitutto un maggiore controllo da parte Vostra, affinchè facciate rispettare le regole della civile educazione e non esitiate a sanzionare tali comportamenti, peraltro nel rispetto delle leggi vigenti.
Aggiungo infine che segnalazioni riguardo al suddetto problema erano già state inoltrate in passato da parte di alcuni residenti di Piazza Marconi.



Alessandria, 10 novembre 2008
Marco Merlani
Per il Comitato Cittadino UDC
Alessandria

venerdì 7 novembre 2008

OTTOBRE

Ottobre. E gli alberi vengono spogliati, di tutto ciò che portano. Ma perché me ne preoccupo? Ottobre. I regni sorgono e i regni cadono. Ma tu vai avanti, sempre più in là.