giovedì 21 maggio 2009

IL RINNOVAMENTO DEL CENTRO STORICO

Restyling di piazzetta della Lega e corso Roma, per farne un centro di alto livello e colorato, vista la pavimentazione policroma che sarà realizzata.
Lunedì al via i lavori, conclusione prevista per metà luglio 2010, per l’imponente progetto di rifacimento del ‘cuore’ alessandrino affidato dal Comune alle imprese Capra e Coopedile in raggruppamento temporaneo.
A rendere più sopportabili gli inevitabili disagi la rassicurazione da parte del sindaco Piercarlo Fabbio, dell’assessore Franco Trussi e dell’ingegnere capo Marco Neri di una tempistica rigorosa e di un risultato finale eccellente.
Il primo intervento riguarda la parte centrale della piazzetta per poi proseguire con i lotti per corso Roma. A completare il progetto una speciale illuminazione, offerta da Capra e Coopedile, per l’obelisco della piazzetta.
Fondamentale il rapporto diretto con residenti e negozianti, con i quali sarà tenuto un filo diretto attraverso una mirata comunicazione curata da Massimo Gastini, con tanto di assistenza telefonica al 348 2834490 e il sito www.corsoromanews.it. Parking voucher gratuiti per chi ha box auto e servizio carico e scarico. In vista dell’apertura del cantiere già ieri a palazzo Rosso gli assessori al Commercio e Lavori Pubblici Manuela Ulandi e Franco Trussi, l’ingegnere Neri e il direttore dello Sviluppo economico Nicola Sirchia hanno incontrato i commercianti.
A tutti i propretari degli immobili frontisti di corso Roma e piazzetta che devono o pensano di dovere gestire problematiche per gli impianti di acqua e gas, è stato inviato un comunicato per sollecitarli a contattare l’Amag allo 0131 283611.
LA FELICITA’

E’ il vero albero della vita, la fonte dell’eterna giovinezza, il filtro dell’immortalità così tanto ricercato nelle leggende, nelle fiabe e molto probabilmente, nel fondo del cuore di tutti noi! Ma cosa intendiamo veramente per essere felici?
Le risposte a questa domanda credo siano le più disparate, dal semplice “voglio uscire la sera e rientrare quando ormai è l’alba” del ragazzino adolescente nel pieno della sua crisi d’autonomia, al desiderio di pace universale professato da Ghandi. Vedo negli occhi dei lettori molti sguardi perplessi, forse il paragone gli ha scioccati, forse ritengono la mia affermazione un’iperbole, una boutade, lasciatemi spiegare il concetto poi, è assolutamente lecito possiate dissentire.
La felicità è l’espressione di una gioia profonda, vitale, contagiosa e appagante che potremmo provare se… La felicità non è uno status di vita, è una speranza! Non è una condizione nella quale possa trovarsi qualche fortunato, è preghiera che raggiunta quella meta, qualunque essa sia, questa sia l’ultima.
Sì, perché se dopo questa noi avessimo una meta ulteriore, la nostra sensazione di essere felici crollerebbe per gli sforzi, le tensioni, le delusioni, le aspettative che la nuova meta da raggiungere ci porterebbe. Cerchiamo la felicità senza sapere che felicità è proprio non dover cercare nulla, essere in pace e appagati, avere ciò che si desidera perché si desidera proprio e solo ciò che si ha… e questo non fa parte dell’indole dell’essere umano.
La ricerca del Nirvana? Non così come è inteso nelle religioni orientali. No è la ricerca di spiritualità che professano tutti credo, non è una fuga dalla realtà, no! E non perché non possa essere quella una soluzione, ma sembra non esserla per la nostra mente ed il nostro cuore moderno ed edonista che richiede di avere di più, avere più di altri, richiede il potere e la competizione, richiede soldi, richiede soddisfazione continua di desideri e bisogni ormai troppo spesso indotti da altri.
Per il nostro mondo, per la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne una meta spirituale è inaccettabile. C’è chi propone l’amore come alternativa alla spiritualità, ma l’amore non è l’alternativa, l’amore è spiritualità. L’amore è il motore dell’universo, ma sulle labbra dell’uomo ha preso il sapore di possesso, dovere, sesso, status sociale.
Amare non è questo. Amare è dare! E in un mondo nel quale impariamo a competere da quando nasciamo, dare è ormai un’utopia. Diciamo di amare la persona che abbiamo accanto e che lei è la nostra fonte della felicità ma, dopo poco, non sopportiamo nemmeno la sua voce.
L’amore è finito e con esso la felicità? Non credo signori, l’amore non è mai esistito perché l’amore vero non finisce e quella parvenza di felicità provata con la conquista viene cancellata dal desiderio di provare altro, un’altra emozione, un’altra situazione, un’altra vita! La felicità sembra non esistere, la felicità è come giocare al superenalotto, aspettare la felicità è come aspettare una vincita improbabile… e io credo sia colpa nostra che avremmo tanto per essere felici, avremmo, moltissimi motivi per goderci l’esistenza e non siamo capaci di farlo.
Allora smettiamo di parlare di felicità, di amore e di speranze, smettiamo di lamentarci e impariamo ad apprezzare la vita!
ELEZIONI AMMINISTRATIVE E PROVINCIALI

Giugno 2009



Nell'ultima assemblea del COMITATO PROVINCIALE è stata confermata la candidatura a presidente della Provincia di Alessandria del Segretario provinciale Giovanni BAROSINI per le elezioni che si terranno il 6/7 giugno 2009. Alla presenza del segretario regionale Alberto GOFFI e del candidato europeo Deodato SCANDEREBECH è stata ribadita la linea politica di presentarsi da soli alle elezioni, preservando però le sinergie di alleanze strettamente locali per la nomina dei rappresentanti amministrativi.

Nei prossimi giorni verranno ufficializzate le candidature provinciali dei vari collegi elettorali.







La segreteria provinciale di Alessandria dell’UDC – Unione di Centro - ha dato impulso per presentare, tramite l’on. Buttiglione, una Proposta di legge per istituire uno sportello unico per l'assistenza ai disabili. L'obiettivo è quello di creare a livello regionale uno sportello unico, legato a una banca dati sulla disabilità per l'informazione sulla normativa vigente e sulla giurisprudenza , cui le persone disabili, i loro familiari e le associazioni ed enti di riferimento possano rivolgersi per avere le indicazioni complete su quanto possano e/o debbano fare. La proposta inserisce un articolo aggiuntivo, il 39-bis, nella legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevedendo la copertura degli eventuali oneri mediante l'utilizzazione delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali. Le leggi e i provvedimenti normativi riguardanti la disabilità sono numerosi e contenuti, oltre che in fonti di rango statale anche in leggi e provvedimenti regionali o locali. Pertanto i disabili, i loro familiari e le associazioni di riferimento incontrano molto spesso consistenti difficoltà ad orientarsi nel panorama normativo e amministrativo di riferimento, anche per la risoluzione di questioni importanti e necessarie per l'assolvimento di funzioni essenziali della vita quotidiana. La proposta di legge, contemplando l'istituzione ad opera delle regioni di sportelli informavi e di consulenza sulla disabilità, sulla scorta di quanto già avvenuto in alcune regioni del nostro Paese, nonché di una banca dati in collaborazione con il Ministero, le Amministrazioni della Camera e del Senato e le Regioni, in collegamento con gli sportelli informativi, intende venire incontro a queste difficoltà allo scopo di consentire agli interessati un migliore orientamento e di fornir loro un'assistenza adeguata all'evoluzione dell'ordinamento in tale ambito.







Giovanni Barosini

Segretario provinciale UDC



LA QUESTIONE MORALE

La questione morale è di fondamentale importanza sociale e politica insieme.

Ritengo che le forze politiche, in quanto associazioni di confronto dialettico e sociale, “strumento” democratico per la scelta dei rappresentanti in seno agli organi elettivi, devono avere la capacità e la forza a far fronte a questo fenomeno. Ma, certo, le forze politiche per far ciò devono essere sane e trasparenti, devono aprirsi alla gente, agli uomini che vogliono farne parte per contribuire a risollevare questo Paese. Non possono essere partiti chiusi a riccio e respingere indietro le persone “responsabili” che vorrebbero o vogliono farne parte.

E la gente ha perso e continua a perdere la fiducia! Il partito politico è costretto a porsi questi chiarimenti e aprirsi al confronto non solo internamente. Una forza politica seria si pone il problema della “Questione morale” poiché deve coniugare le esigenze sociali ed economiche con la “ragion di Stato”.

Un partito può essere considerato tale quando è vicino alla gente e ai cittadini e quando si pone, appunto, queste riflessioni internamente e cerca di risolverli in modo etico svolgendo quella funzione in modo democratico di aggregare e coinvolgere le forze giovani e sane.

Tutto questo, oggi, può avvenire solo se si riscopre il modo di fare politica con la “P” maiuscola, ovvero mettere al centro del proprio impegno in politica il servizio agli altri, cioè, ai cittadini. Servono uomini semplici, seri ed onesti, con le mani pulite, che conoscano i problemi veri della gente.

Non abbiamo bisogno né di “mercanti” né di mestieranti. Un Paese dove tutti hanno un lavoro e un ruolo, dove il cittadino è rispettato e tutelato in quanto tale e dove la giustizia è uguale per tutti e al servizio di tutti i cittadini.

Giovanni Barosini

Udc Alessandria
PRINCIPI PROGRAMMA UDC

1 Famiglia La famiglia è il pilastro fondamentale della società, ma oggi è abbandonata a se stessa. Sosteniamola in concreto, rivoluzioniamo il fisco con il quoziente familiare: chi ha più figli deve pagare meno tasse.

2 Vita L’eutanasia minaccia il bene più prezioso che abbiamo, la vita. Chi soffre perché gravemente malato o chi non ha i mezzi per sostenersi non può essere lasciato solo a decidere se vivere o morire. Uno Stato che rinuncia a stare vicino a chi è in difficoltà è uno Stato che rinuncia al suo futuro.

3 Scuola Una scuola più competitiva non si costruisce col taglio delle risorse. Serve una riforma organica che motivi gli insegnanti, alzi il livello dell’istruzione degli studenti e valorizzi i più meritevoli senza lasciare indietro gli altri.

4 Lavoro e imprese La flessibilità è un bene, la precarietà no. Incentiviamo la trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato, proteggiamo tutti i lavoratori colpiti dalla crisi attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali anche alle piccole imprese, favoriamo il nuovo ingresso nel lavoro con la formazione permanente. Detassiamo gli utili reinvestiti nell’impresa. Miglioriamo l’accesso al credito per le piccole e medie imprese attraverso il potenziamento del sistema dei CONFIDI.

5 Casa Vogliamo un grande piano casa che rilanci l’edilizia sociale per le famiglie meno abbienti, le giovani coppie e gli anziani. Occorre incentivare la costruzione o la ristrutturazione di case sicure, antisismiche e all’avanguardia sul piano del risparmio energetico.

6 Salute Un’Italia protagonista in Europa ha bisogno anche di un sistema sanitario che garantisca prestazioni di qualità omogenee al Nord, come al Centro e al Sud. Si devono ridurre le differenze di costi e di livello delle prestazioni tra le varie Regioni, eliminando gli sprechi, valorizzando e promuovendo la costruzione di centri di eccellenza all’avanguardia. La carriera di medici e infermieri deve basarsi su un sistema meritocratico che premi i migliori, non chi ha le conoscenze giuste. Per il bene e la salute di tutti vogliamo la gestione delle ASL senza ingerenze della politica.

7 Sicurezza Uno Stato che si affida alle ronde è uno Stato che alza bandiera bianca di fronte alla criminalità e dice ai cittadini di arrangiarsi. Solo le forze di polizia hanno la professionalità e la preparazione per fronteggiare il crimine, ma il Governo taglia loro gli organici e le risorse. Il contrario di ciò che è necessario, il contrario di ciò che vogliamo.

8 Federalismo Vogliamo un federalismo che riformi la macchina statale con una distribuzione delle competenze e dei costi certa, per dare nuovo slancio all’economia del Nord e del Centro e per recuperare i ritardi del Sud. Ecco perché diciamo no al federalismo della Lega, uno spot vuoto di cifre e contenuti che rischia di sfasciare lo Stato senza dare alle Regioni gli strumenti per funzionare.

9 Immigrazione Diciamo no ad ogni forma di razzismo e di xenofobia. Gli stranieri onesti che vengono in Italia per lavorare sono una risorsa e vanno aiutati concretamente ad integrarsi con le loro famiglie. Favoriamo l’immigrazione volenterosa e qualificata e contrastiamo l’immigrazione clandestina, coinvolgendo l’Europa attraverso intese con i Paesi di provenienza.