mercoledì 3 dicembre 2008

CI SALVI CHI PUO': IN DUE ANNI 900 MILA DISOCCUPATI IN PIU'

Allarme della Cisl. L'economista Boeri: “I precari, vera emergenza; 305 mila contratti scadono già a dicembre. Il decreto anticrisi? Un'aspirina”.
L'allarme arriva dal Rapporto annuale sull'industria della Cisl. Nei prossimi due anni, nell'industria manifatturiera e delle costruzioni, sono a rischio 900 mila posti di lavoro. Ma già nei primi 10 mesi del 2008 sono stati 179.552 i lavoratori coinvolti in crisi o ristrutturazioni aziendali. Ben più dei 20 – 25 mila previsti a giugno.
“La recessione è più grave del previsto: i sintomi di un peggioramento della congiuntura c'erano già prima dell'estate poi la crisi internazionale ha accelerato i processi. Ma la vera emergenza sono i precari, privi di protezioni sociali”, spiega l'economista Tito Boeri che, insieme a Pietro Garibaldi, si è occupato di precariato per Chiarelettere, in un nuovo contratto per tutti.
Lo stesso rapporto Cisl esclude dai calcoli sul 2008, “perchè di difficile stima” i lavoratori interinali e con contratto a termine, cui non è stato rinnovato il contratto. Ancora Boeri: “Entro fine anno scadranno 305 mila contratti nel privato ma le misure del decreto anticrisi del governo sono un'aspirina per chi ha la polmonite, perchè il bonus per i precari ha requisiti di accesso troppo limitati. Ne potrà usufruire meno del 10% di chi non ha un posto fisso e fornirà, secondo le nostre stime, circa 800 euro: sui 12 mesi di disoccupazione cui questi lavoratori vanno incontro in media, sono circa 60 euro al mese”.
Contro la crisi, la Cisl si rivolge alla Ue chiedendo, tra l'altro, più “pragmatrismo e flessibilità” nel valutare sforamenti e tempi di recupero dei parametri di Maastricht sul rapporto deficit/Pil. “Ma l'Italia, conclude Boeri, deve variare misure a sostegno della domanda: sgravi fiscali e sussidi di disoccupazione per i precari. Interventi per le imprese? Se sgravi le tasse sul lavoro, il beneficio è per il lavoro stesso”.

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