Una scuola per la politica.
La politica dal greco politikè “arte di governare”è la scienza e la tecnica, come teoria e prassi, che ha per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello Stato e la direzione della vita pubblica. E’ questa la definizione che i moderni dizionari sono soliti propinarci, ma Benedetto XVI, ancora una volta, durante la S.Messa celebrata al Santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, è andato oltre il semplice significato linguistico e letterario che ogni formale dettagliata definizione può offrire. Sua Santità, infatti, ha messo in luce un’esigenza sociale quanto mai necessaria e fondamentale, ossia l’importanza della presenza e della nascita di nuovi politici cattolici, di una nuova generazione che svolga la propria attività e vocazione con impegno e rigore morale. Viviamo tempi in cui emerge sempre di più la mancanza di una leadership forte e credibile e la difficoltà di proporre candidati di sicuro affidamento e consenso unanime. Quanti personaggi improvvisati e prestati alla politica, purtroppo con il solo fine di accontentare qualcuno e recimolare un pugno di voti!Credo che un progetto politico meriti qualche statista di grande spessore e degli uomini politici più competenti ed affidabili. Sono convinto che i politici non si inventino, ma devono crescere e maturare nel tempo e sul campo, nella convinzione profonda di un servizio da rendere alla collettività. La politica, non lo dimentichiamo mai, è un servizio per il bene di un contesto umano affinché un politico non si confonda con il politicante che è per definizione una persona che fa’ politica senza averne la necessaria competenza, il cui comportamento è caratterizzato da interesse, faziosità, ambizione, assenza di fede e di scrupoli. La mancanza di una preparazione adeguata è, nell’opinione pubblica, la piaga che affligge il senso sociale e morale della odierna classe dirigente. Ma se è vero che ogni malattia ha , presto o tardi, il suo vaccino, la sua cura , penso vivamente che una possibile soluzione a questo problema sia la possibilità di prendere seriamente in considerazione la necessità di fondare una “scuola della politica”. Sì, una scuola che sia capace di dar vita ad una nuova generazione di politici,un’istituzione organizzata per l’istruzione collettiva, la preparazione specifica, di coloro che credono ancora alla politica come una disciplina, un’arte o una professione. Il mio è un “sogno”, forse per alcuni audace, ma credetemi sinceramente sentito per chi come me crede ancora ad una politica come servizio prima di tutto atto a soddisfare i bisogni della gente. Qualcuno penserà che sia impazzito a propinare una simile proposta, se questa è una colpa, non me ne pento, perché la politica è anche ingegno e comunque, sostenuto dalle parole dei nostri saggi latini “Semel in anno licet insanire”ossia “durante l’anno almeno una volta, è lecito ammattire”mi concedo questa licenza, chiedendo a voi, mio paziente lettore, pubblica clemenza .
Davide Nocito
domenica 28 settembre 2008
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