venerdì 11 luglio 2008



3 commenti:

Richard Gere ha detto...

VITIGNI TIPICI DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA





BARBERA





Secondo la tradizione, il Barbera nasce nel Monferrato come "frutto spontaneo": di questo vitigno, eccetto una citazione in un documento risalente al XVII secolo, non esiste alcun riferimento storico. A dispetto di ciò, senza alcun dubbio, il vino prodotto dalle sue uve è ciò che meglio rappresenta la terra e la gente del Monferrato: rustico, chiuso, silenzioso, forte.



Ricco di corpo, di acidità e di tannini, da giovane piacevolmente pungente, è vino a buon invecchiamento: il suo colore, da rosso rubino intenso, si trasforma con gli anni in rosso granato, così come il sapore ed il profumo, particolarmente intensi, vinosi e fruttati, si attenuano e si armonizzano piacevolmente. Il Barbera, inoltre, è un vino robusto, per una cucina degna dello stesso aggettivo: si sposa alla perfezione con carni rosse, tajarin, stufati, rosticciata e gli altri tipici piatti monferrini.



Sei sono i vini prodotti nella provincia di Alessandria, derivanti da uve di Barbera:




Barbera del Monferrato (D.O.C.)




Colli Tortonesi: Barbera (D.O.C.)




Barbera d'Asti (D.O.C.)




Piemonte Barbera (D.O.C.)




Gabiano (D.O.C.)




Rubino di Cantavenna (D.O.C.)





DOLCETTO





La prima citazione, in zona piemontese, della coltivazione di questo tipicissimo vitigno risale al 1593; da allora, esso prospera su un'ampia parte del territorio della provincia alessandrina dando i risultati migliori nelle aree dell'acquese e dell'ovadese.



Nel vino dato da questo vitigno nulla ricorda il sapore gradevolmente ed intensamente dolce delle uve con le quali è prodotto se non il nome: Dolcetto.



Di colore rosso rubino, con riflessi violacei a volte molto intensi e con un profumo fragrante e fruttato, il Dolcetto è, infatti, un vino secco per eccellenza: sono proprio il sapore ammandorlato ed un gradevole retrogusto amarognolo a renderlo adatto a tutti i tipi di piatti e per tutto il pasto, anche se il sodalizio enogastronomico perfetto si realizza con le carni bianche e primi piatti piuttosto gustosi come il risotto ai funghi o ai tartufi.



Quattro sono i vini, prodotti nella provincia di Alessandria, derivati dalle uve del Dolcetto:




Dolcetto d'Acqui (D.O.C.)




Dolcetto d'Ovada (D.O.C.)




Monferrato Dolcetto (D.O.C.)




Colli Tortonesi: Dolcetto (D.O.C.)





GRIGNOLINO





Il "Barbesino", come si diceva in tempi passati, è un vitigno di origine casalese-astigiana. la prima citazione della sua coltivazione si trova in documenti del XIII secolo, nei quali lo si definisce "bonis plantis". In realtà, il vino Grignolino, di colore rubino chiaro, di profumo delicato e poco intenso, leggermente erbaceo e di sapore giustamente tannico, amarognolo e vivace, è famoso per il suo carattere anarchico, talmente incostante da annata ad annata, da renderlo giudicato, ricercato, lodato, amato, difeso, troppo spesso incompreso.



Vino certamente non facile ma capace, nell'800, di conquistarsi il favore dei re e della nobiltà sabauda, possiede pregi difficilmente riscontrabili in altri vini rossi, soprattutto per quanto concerne gli abbinamenti enogastronomici: oltre ad esaltare i sapori di cibi grassi è, infatti, capace di affiancare con raffinatezza piatti a base di pesce e si rivela assai piacevole in estate se degustato fresco a temperatura di cantina.



Due sono i vini, derivati dalle uve di Grignolino, prodotti nella provincia di Alessandria:




Grignolino del Monferrato Casalese (D.O.C.)




Piemonte Grignolino (D.O.C.)





CORTESE





La prima citazione storica del Cortese (in dialetto "courteisa", al femminile), tradizionale vitigno bianco piemontese, risale al 1630 ed è riferita alle terre di Montaldeo.



Sin dai tempi remoti, infatti, le uve di Cortese hanno trovato il loro habitat ideale nella provincia alessandrina, in particolare nelle zone del tortonese, dell'acquese e nei dintorni di Novi Ligure (Gavi può essere, a buon diritto, considerata la patria di questo vitigno).



Il tipo di vino derivato dal vitigno Cortese possiede un sapore asciutto, fresco, leggermente ammandorlato ed un profumo delicato, leggero, persistente, di giusta acidità fissa: queste caratteristiche lo rendono insuperabile con il pesce, le carni bianche, i piatti di pasta e verdure, le minestre, i formaggi, la focaccia novese, gli antipasti e come aperitivo.



Dal vitigno Cortese derivano cinque vini, tre dei quali prodotti esclusivamente nella provincia di Alessandria:




Gavi o Cortese di Gavi (D.O.C.G.)




Colli Tortonesi: Cortese (D.O.C)




Cortese dell' Alto Monferrato (D.O.C.)




Monferrato Casalese Cortese (D.O.C.)




Piemonte Cortese (D.O.C.)





MOSCATO





Il Moscato è una delle varietà più antiche e coltivate: proveniente dall'Asia Minore, fu diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo dai marinai greci e fenici.



Le uve di Moscato, denominate Apiciae da Catone, Apianae da Columella e Plinio, in quanto erano predilette dalle api per il loro dolce aroma, danno un vino unico in tutto il mondo che in Piemonte ha trovato la propria zona d'elezione nel Monferrato, in particolare sui terreni dell'acquese e dell'astigiano. Gioioso, dolce al punto giusto, di alcolicità tollerata da tutti, di sapore e aroma muschiato è vino da rinfreschi e da dessert: se il sodalizio con i dolci classici della tradizione piemontese (panna cotta, crostate di frutta, paste a base di ricotta) e gli insaccati è perfetto, provocatorio ma affascinante è l'abbinamento, consigliato da alcuni chef, con le ostriche.



Sei sono i vini prodotti nella provincia alessandrina, derivati da uve di Moscato Bianco:




Asti o Asti Spumante (D.O.C.G.)




Moscato d'Asti (D.O.C.G.)




Piemonte Moscato Passito (D.O.C.)




Piemonte Moscato (D.O.C.)




Strevi (D.O.C.)




Colli Tortonesi: Moscato Bianco (D.O.C.)





BRACHETTO





E' un vitigno a bacca nera che ha cominciato a far parlare di sé nella prima metà del '900 anche se è certamente di insediamento antico nelle zono dell'astigiano e dell'allessandrino.



Il Brachetto, infatti, fa parte di quelle varietà di uve a sapore aromatico che si diffusero in Piemonte a partire dal XV secolo d.C. per produrre vini dolci e liquorosi, ricercati dalle mense raffinate soprattutto verso la fine del secolo scorso.



Dolce, morbido, il vino di Brachetto ha un colore rosso rubino chiaro, talvolta rosato ed un profumo muschiato in cui si colgono, tra i sentori di frutta matura, suadenti ed intense note di rosa bulgara e di viola che conquistano gli amanti dei vini delicatamente aromatici.



Per le sue caratteristiche è un vino da gustare giovane, quando esprime tutta la fragranza dell'uva: ogni variante di Brachetto si armonizza alla perfezione con la frutta secca o poco acida, specialmente con pesche e fragole, con i salumi e con la pasticceria secca piemontese.



Nella variante spumante è, talvolta, prposto come aperitivo.



Due sono i vini, prodotti nella provincia di Alessandria, derivanti da uve di Brachetto:




Brachetto d'Acqui o Acqui (D.O.C.G.)




Piemonte Brachetto (D.O.C.)





TIMORASSO





Presente storicamente nella zona collinare al confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta dopo aver conosciuto una lunga parentesi di oblio, questo vitigno è oggi in grande rispolvero soprattutto nella zona del tortonese orientale. Il vino Timorasso nasce da un vitigno a bacca bianca, ha colore giallo paglierino più o meno intenso, con sentori caratteristici di mandorla e nocciola. Resiste bene all'invecchiamento, tanto da poter raggiungere anche i 5 - 6 anni in bottiglia, caso raro tra i bianchi.



Eccellente aperitivo regge un'ampia gamma di abbinamenti dagli antipasti al pesce cotto, dai primi piatti alle carni bianche.



Uno è il vino prodotto nella provincia di Alessandria, derivante da uve di Timorasso:




Colli Tortonesi: Timorasso





FAVORITA





Secondo una antica tradizione questo vitigno a bacca bianca, presente da secoli sulle colline piemontesi, deriverebbe il suo nome dal fatto di essere l'uva "favorita" dal re Vittorio Emanuele II.



Il vino di uva Favorita è di colore giallo paglierino, più o meno carico di profumi erbacei fruttati, anche molto intensi e puliti; è di gusto pieno, asciutto e non molto acido.



Uno è il vino prodotto nella provincia di Alessandria, derivante da uve di Favorita:




Colli Tortonesi: Favorita





CROATINA





Consciuto e coltivato fin dal Medioevo, questo vitigno a bacca nera d'origine incerta non è da confondere con la bonarda piemontese.



Il vino Croatina ha un colore rosso, talvolta anche molto intenso, manifesta un forte profumo di frutti e fiori rossi e al gusto si rivela sapido, di corpo, leggermente tannico.



Uno è il vino prodotto nella provincia di Alessandria, derivante da uve di Croatina:




Colli Tortonesi: Croatina

Richard Gere ha detto...

I VINI TIPICI DELLA PROVINCIA DI CUNEO





BAROLO



Il vitigno Nebbiolo, che origina molti vini di pregio non solo nelle Langhe ma anche in altre plaghe, dà il meglio di sé nei vigneti dei Comuni nel disciplinare del vino Barolo. Punta di diamante dell'enologia piemontese, conosciuto in tutto il mondo, re dei vini e vino dei re, il Barolo richiede un invecchiamento minimo di tre anni, di almeno due in botti. Può fregiarsi della menzione di Riserva se è invecchiato per 5 anni. Di colore rosso granato con tipici riflessi aranciati, profumo caratteristico, etereo, gradevole ed intenso, di sapore asciutto, pieno, austero, robusto ma vellutato, armonico, per il suo tenore alcolico e per la sua struttura regge molto bene l'invecchiamento. Si sposa con gli arrosti, i brasati, la selvaggina e i formaggi.





BAEBARESCO



Fratello minore del Barolo, anch'esso di grande prestigio internazionale, si ricava dalle uve Nebbiolo coltivate nei territori dei Comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e in parte Alba. Dopo un invecchiamento di due anni, di cui uno in botte, quattro nella tipologia Riserva, il Barbaresco presenta colore rosso pieno, di tonalità granata con riflessi aranciati, profumo caratteristico, etereo, gradevole ed intenso, sapore secco, austero, armonico, leggermente vellutato. Come il Barolo può sostenere un lungo invecchiamento. Anch'esso si accompagna agli roosti, ai brasati, alla selvaggina e ai formaggi.





ASTI



Deriva dal vitigno Moscato, che dona un'uva aromatica dal quale derivano l'Asti Spumante e il Moscato d'Asti (naturale). La zona di produzione comprende un territorio molto ampio nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria. l'Asti (o Asti Spumante), conosciuto e utilizzato in tutto il mondo per brindisi e festeggiamenti, ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, un inconfondibile aroma, un sapore equilibratamente dolce, carezzevole, persistente in bocca. Caratteristiche simili ha il Moscato d'Asti, fermo, dove l'assenza di bollicine permette di degustare al meglio l'ampia gamma aromatica.



Sono questi i classici vini che accompagnano i dolci di qualsiasi genere.





ROERO



La DOCG comprende il Roero, vino rosso prodotto sempre da uve Nebbiolo coltivate sulla sinistra orografica del Tanaro nel territorio collinare del Roero. E' vinificato secondo la tradizione con piccole aggiunte di uva Arneis (dal2% al 5%) e deve subire un invecchiamento di 20 mesi. Può fregiarsi della dizione Riserva o Granato se mantenuto in invecchiamento per 32 mesi. Di colore rosso rubino, brillante nella sua prima giovinezza, con gusto asciutto, secco, di buon corpo, di pronta beva dopo un breve periodo di invecchiamento, può anche reggere a lungo l'invecchiamento e competere con i grandi vini della parte destra del Tanaro. Si abbina a piatti di carne della tradizione piemontese. Nella DOCG è compreso anche il Roero Arneis, vino bianco prodotto con il vitigno autoctono Arneis, diffuso tradizionalmente in tutto il Roero e un tempo utilizzato per miscele e uvaggi, riscoperto da da una ventina di anni e vinificato in purezza. Il vino ha colore giallo paglierino talvolta con riflessi ambrati, profumo delicato, fresco ed erbaceo, il gusto è asciutto con gradevole vena acidula e retrogusto gradevolmente amarognolo. Si abbina a piatti di pesce e ad antipasti delicati.





DOGLIANI



Ha ottenuto il riconoscimento ministeriale per la DOCG nel corso del 2005. Prodotto dalla vinificazione in purezza delle uve del vitigno autoctono dolcetto coltivato nei vigneti delimitati nell'area doglianese caratterizzati da una resa limitata.



Il vino deve essere invecchiato per almeno un anno. Trattasi di vino amarognolo, di moderata acidità, delicato, gradevole e di discreto corpo. Il colore si presenta rosso rubino tendente al violaceo, odore vinoso, particolarmente accentuato. Va bevuto tendenzialmente giovane, a tutto pasto, abbinandolo dagli antipasti tipici piemontesi ai secondi a base di carne.





ALTA LANGA



Questa denominazione è riservata ai vini spumanti ottenuti con il metodo classico, ovvero con la sola rifermentazione in bottiglia. Il vino può essere prodotto nelle provincie di Cuneo, Asti e Alessandria con uve provenienti da vigneti costituiti per almeno il 90% da uve di Pinot Nero e/o Chardonnay.



Può essere prodotto nelle tipologie Bianco, Rosato e Rosso, il profumo è netto, fruttato e complesso, il sapore è secco, sapido, ben strutturato. Il Bianco e il Rosato si possono utilizzare da aperitivo o abbinare ad antipasti e piatti di pesce,il Rosso anche con carni bianche.





BARBERA D'ALBA



Prodotto con uno dei vitigni più diffusi in Piemonte che origina vari vin DOC. La sua zona di produzione comprende pressochè tutti i comuni vitati di Langa e Roero ad esclusione del Doglianese. Vino assai diffuso un tempo e preferito dai consumatori tradizionali, dopo un periodo di appannamento sta ritornando, anche grazie al rinnovato interesse per la qualità, ad essere apprezzato dai consumatori. La Barbera d'Alba, rispetto alle altre barbere piemontesi, si distingue per la maggior finezza. Il vino presenta colore rosso rubino da giovane, con tendenza al rosso granata con il procedere dell'invecchiamento, profumo vinoso intenso soprattutto da giovane, sapore asciutto, di corpo, un pò tannico, con invecchiamento più pieno e armonico. Può essere classificato Superiore se invecchiato un anno in più. Si abbina con agnolotti, bolliti misti, il Superiore anche con piatti forti come la selvaggina.







CISTERNA D'ASTI



Ha ottenuto la DOC nel 2002. E' il prodotto della vinificazione di uve provenienti da vigneti costituiti per almeno l'80% da uve di Croatina localizzati a cavallo tra Astigiano e Roero con epicentro il comune di Cisterna d'Asti. Può fregiarsi della denominazione Superiore se invecchiato per un anno. Il vino presenta colore rosso rubino intenso, che tende al granato con l'invecchiamento, profumo intenso, fruttato, caratteristico del vitigno, sapore vinoso, delicato e armonico, talvolta vivace. Si abbina a piatti di carni bianche e rosse, il superiore anche con selvaggina.





COLLINE SALUZZESI



Sotto questa denominazione sono compresi i vini prodotti ai piedi del Monviso, nei vigneti ancora presenti sulle colline che da Saluzzo si spingono verso a Busca e nella Valle Bronda e composti da uve tipiche del posto come il Quagliano e la Pelaverga. Il Colline Saluzzesi può essere prodotto in tre tipologie. Il Rosso può essere vinificato con uve nebbiolo, barbera e pelaverga e può dare origine anche a vini con buona struttura. Il Pelaverga, tipico della Valle Bronda, deriva da uve pelaverga al 100%, e si presenta con colore rosato chiaro, buoni odori fruttati, di medio corpo e amabile, di pronta beva. Il Quagliano, tipico della zona di Costigliole Saluzzo e che può essere anche vinificato Spumante, è prodotto con uve quagliano al 100%, ha colore rosa intenso, tenue profumo di frutta, sapore amabile e accompagna bene i dolci e i dessert.





DOLCETTO D'ALBA. DOLCETTO DELLE LANGHE MONREGALESI. DOLCETTO DI DIANO D'ALBA



Con li Dolcetto di Dogliani, divenuto DOCG, compongono la famiglia dei vini prodotti nel Cuneese a partire dal vitigno Dolcetto, varietà caratteristica del sud Piemonte. Il vino è di colore rosso rubino intenso, dai riflessi delicamente violacei, con profumo gradevolmente fruttato e sapore nettamente secco, a discapito del nome che spesso trae in inganno i consumatori stranieri, dal gusto di mandorla delicato e fragrante. Va bevuto tendenzialmente giovane, anche se alcuni dolcetti possono reggere un pò di invecchiamento e possono essere qualificati con la dizione Superiore. Prodotti esclusivamente nelle Langhe in destra Tanaro, si differenziano leggermente fra le quattro denominazioni. Il vino è un vino a tutto pasto, abbinabile con preferenza a piatti a base di carni bianche.





NEBBIOLO D'ALBA



Sempre prodotto con l'uva Nebbiolo con la quale si producono i suoi nobili fratelli Barolo e Barbaresco, origina dai vigneti posti in Langa e Roero al di fuori degli areali dei due vini sopra citati.



Vino anch'esso di grande tradizione, con invecchiamento di almeno un anno, ha colore rosso rubino, con riflessi granata se invecchiato, profumo tenue e delicato che ricorda la viola e si accentua e si affina con l'età, sapore da secco a moderatamente amabile, tannico da giovane e vellutato e armonico con la maturità, di buon corpo e buona acidità.





VERDUNO PELAVERGA



Da non confondersi con il vino omonimo prodotto nelle colline saluzzesi, deriva da vigneti coltivati con il Pelaverga di Verduno o Pelaverga piccolo ubicati nei comuni di Verduno, La Morra e Roddi. Il vino, ottenuto da uve pelaverga per almeno l'85%, ha colore rosso rubino con riflessi cerasuoli o violetti, odore intenso, fragrante, fruttato, un pò speziato, sapore secco, fresco, vellutato e armonico. E' un vino da tutto pasto, da bere giovane.





PINEROLESE



Entrano a far parte di questa DOC le produzioni vinicole presenti nei comuni di Barge e Bagnolo Piemonte, dove la viticultura, cos' come nelle colline saluzzesi, ha conservato un suo spazio legato ad una produzione familiare e che oggi prova a qualificarsi con produzioni di maggior pregio. Possono essere prodotti con questa denominazione diverse tipologie di vini, il Rosso o Rosato, Il Barbera, la Bonarda, la Freisa e il Dolcetto o altri vini particolari con vitigni autoctoni.





LANGHE E PIEMONTE



Sono denominazioni collettive, create per valorizzare l'intera produzione provinciale e regionale, garantendo l'origine cuneese e piemontese di questi vini.



La DOC Langhe copre pressochè tutto il territorio vitato albese, estendendosi dal Roero alla Alta Langa sin oltre la Valle Belbo. Può essere prodotto nelle tipologie Bianco, Rosso, Nebbiolo, Dolcetto, Freisa, Arneis, Favorita, Chardonnay. La DOC Piemonte comprende le aree vitate delle province di Cuneo, Asti e Alessandria è può essere prodotto nelle tipologie Barbera, Bonaria, Grignolino, Brachetto, Cortese, Chardonnay, Moscato, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Pinot Nero.

Richard Gere ha detto...

I VINI VALDOSTANI DOC





BLANC DE MOGEX EX DE LA SALLE



Dai vigneti più alti d'Europa, è un vino che va bevuto giovane. Adatto come aperitivo, ben si sposa con antipasti delicati e con la trota di montagna. Ottimo con la pizza. Nella versione "del ghiaccio", da vendemmia tardiva, si abbina con formaggi stagionati e pasticceria secca.





ENFER D'ARVIER



Intenso, di sapore corposo, nasce in vigneti posti in un anfiteatro naturale caratterizzato da un forte irraggiamento solare, da cui trae l'appellativo di "inferno". Ideale con le carni rosse, gli arrosti e la selvaggina, ben si abbina con zuppe tipiche e formaggi locali.





NUS



La leggenda narra che già Ponzio Pilato apprezzasse questo vino. E' un vino di buona armonia, piacevolmente asciutto che deriva da un vitigno locale di buona vigoria. Servito a tutto pasto, ottimo con le carni, ben si abbina con motsetta, salumi locali, Fontina e pane nero.





NUS MALVOISIE



Nella versione flétri diventa un vino di grande carattere. I grappoli vengono portati a fermentazione in piccole botti di legno. Vino ottimo dagli antipasti, ai primi, alle carni bianche e come vino da "chiacchiera" e da dolci secchi per la versione flétri.





CHAMBAVE



E' un vino secco, di buona alcolicità. La sensazione tannica è marcata e accentua la nota erbacea che si avverte in chiusura. Buon rappresentante della tipicità dei vini rossi valdostani. Ben si abbina con salumi locali, zuppe, carni in umido, specialmente con la "carbonada".





CHAMBAVE MUSCAT



Molto ricercato nella versione flétri come vino da meditazione, viene vinificato quando i pregiati chicchi perdono gran parte dell'acqua, evidenziando la ricchezza zuccherina ed aromatica. Ottimo come aperitivo, si abbina anche a crostacei e formaggi di media stagionatura.





TORRETTE



Vino armonico, dal sapore secco e asciutto, nella versione supérieur ha una maggiore ricchezza zuccherina ed un invecchiamento più prolungato.



Buono a tutto pasto, ottimo con le carni, gli arrosti e la selvaggina ma anche coi salumi locali e formaggi invecchiati.







ARNAD-MONTJOVET



Dal sapore asciutto, caratterizzato da sensazioni di cuoio e di spezie, ricorda alcuni prestigiosi vini a base di Nebbiolo. Il lardo di Arnard è il suo "degno compagno", oltre alle carni di capretto e di maiale. Ottimo con formaggi stagionati, soprattutto tome vecchie.





DONNAS



Vino prezioso, definito "il fratello montano del Barolo", la credenza popolare lo vuole afrodisiaco.



Nasce da uve Nebbiolo, localmente denominato Picodentro. Camoscio e selvaggina da pelo sono i suoi "accompagnatori" preferiti. Buono l'abbinamento con formaggi di lunga stagionatura.





CHARDONNAY



Vitigno plastico, utilizzato per produrre vini giovani, freschi e fruttati. Può generare, con vendemmie tardive, dei vini bianchi complessi e strutturati da fermentare e maturare in legno.



Accompagna, secondo le versioni, piatti semplici o portate più impegnative.





MULLER THURGAU



Vitigno adatto a climi freddi, gli sbalzi termici durante il periodo di maturazione favoriscono la formazione dei suoi eleganti profumi tipici.



Ottimo come aperitivo, con crostacei, piatti di pesce e carni bianche, o con formaggi stagionati e pasticceria secca per la versione in vendemmia tardiva.







PETITE ARVINE



Vino bianco delicato, acquista eleganza con l'affinamento in bottiglia. Si accompagna bene con antipasti, leggeri spuntini e carni bianche e con molti piatti di pesce. Le vendemmie tardive vengono abbinate a formaggi stagionati o erborinati consumati con pane nero e miele.





PINOT GRIS



Vitigno a maturazione precoce, è ottimo come aperitivo (la sua alcolicità stimola l'appetito), si può abbinare con fonduta o antipasti sia a base di formaggio che di pesce. La versione vendemmia tardiva è ideale per accompagnare formaggi stagionati o pasticceria e frutta secca.





FUMIN



Una vecchia perla dell'enologia locale, riscoperta e valorizzata grazie anche all'affinamento in legno e alla maturazione in bottiglia. Il Fumin trova armonia nell'abbinamento con carni rosse, civet e selvaggina in generale, oltre che con formaggi di lunga stagionatura.









GAMAY



Vitigno originario della regione francese del Beaujolais, si è diffuso in Valle d'Aosta grazie alla sua produttività e resistenza. E' un vino di buon equilibrio e di piacevoli profumi. Impiegato a tutto pasto, con salumi locali, minestre e zuppe. Ottimo con la bistecca alla valdostana.





PETIT ROUGE



Storico vitigno valdostano, il Petit rouge è attualmente il più coltivato in Valle d'Aosta, nella zona di Saint-Vincent e Avise, e trova le sue migliori espressioni nelle zone di Torrette e Enfer d'Arvier. Usato a tutto pasto con salumi, zuppe locali, casse-croute e carni.





PINOT NOIR



Vino di buon corpo ed equilibrio prodotto nella versione tradizionale "in rosso" e la vinificazione "in bianco". Ottimo con la morsetta e con piatti tipici valdostani, con carni rosse e salumi. La versione "in bianco" è adatta per aperitivi e ben si sposa con la trota di montagna.





PREMETTA



E' un vero rosato naturale, che nasce da un vecchio vitigno autoctono ed è ottenuto da una fermentazione con macerazione delle bucce di alcuni giorni. Si accompagna bene con diversi primi piatti locali: la Vapelenentse, la Supetta di Cogne e altre zuppe con verdure e Fontina.





MERLOT



Vitigno principe della regione francese del Bordolese, ben si adatta al clima fresco ed asciutto della Valle d'Aosta. Origina vini ricchi di colore e tannini dolci. Rosso da tutto pasto, ben si presta ad accompagnare insaccati, carni e formaggi locali.





SYRAH



Vitigno originario della valle del Rodano in Francia, in Valle d'Aosta è in grado di produrre grandi vini. Ben si adatta alla maturazione in legno, trova la sua massima armonia nell'abbinamento con carni rosse in generale oltre che con formaggi di lunga stagionatura.





CORNALIN



Vitgno coltivato in Valle d'Aosta da tempo immemorabile e riscoperto negli ultimi anni, origina vini dalla spiccata personalità. Ha un colore rosso rubino intenso ed è buono a tutto pasto, ideale con le carni, risulta ottimo con gli arrosti ma si sposa anche con salumi e formaggi locali.











MAYOLET



Vitigno precoce da sempre presente in Valle d'Aosta, è una delle "riscoperte" enologiche degli ultimi anni. Di colore rosso rubino brillante e profumo fine e delicato, con note di frutti rossi, può essere usato a tutto pasto con salumi, zuppe locali, casse-croute e carni.