NON BISOGNA FIDARSI NEMMENO DELLE AZIENDE NOTE
Il caso di un consumatore, indotto a cambiare contratto della luce e del gas.
Mesi per ritornare alla precedente situazione.
Il caso riguarda un alessandrino, un pensionato di 78 anni, con moglie e mamma di 100 anni. Al suo campanello l’11 febbraio si presenta un ragazzo “Enel”. Chiede di firmare alcuni moduli per risparmiare sulla bolletta Enel e gas.
Il nome Enel è una garanzia e si fa convincere a firmare, ma visti i modi spicci e una certa dose di prepotenza ci ripensa immediatamente e chiede all’addetto, poi rivelatosi promotore di Enel Energia (una filazione di Enel), di stracciare il tutto. L’addetto mugugnando straccia alcuni fogli, ma dopo tre mesi il pensionato riceve una lettera di Enel Energia in cui si dice che dal 1° luglio avrebbe ricevuto gas per uso domestico da Enel Energia e questo perché l’addetto non ha stracciato tutti i fogli in suo possesso: ne ha tenuto uno che ha consegnato all’azienda.
Il pensionato invia una lettera raccomandata al Garante della concorrenza a difesa del consumatore, per segnalare il caso per una pratica commerciale scorretta: ingannevole e aggressiva.
A giugno finalmente il pensionato riceve comunicazione da Enel Energia di essere stato “liberato” dal problema, ma intanto si deve recare all’Amag a ripristinare il suo vecchio contratto (spesa variabile da 40 a 100 euro). A luglio finalmente arriva una lettera dal Garante del consumatore che avvisa di avere inserito la pratica in una corposa documentazione di casi simili a quelli del pensionato, ma la storia non è ancora terminata, perché a settembre (il 18 per la precisione) arriva a casa un incaricato di Enel Energia per sapere come si sono svolti i fatti e chiede di firmare un foglio in bianco per evitare danni al venditore che, altrimenti, verrà multato da Enel Energia con circa 1500 euro.
Il racconto toccante, dell’addetto è che i venditori vengono “pressati” a fare contratti. Il pensionato non firma e si rivolge all’associazione consumatori Federconsumatori (0131/325150) che consiglia di non firmare nulla e prende atto che il pensionato ha già svolto ogni azione (raccomandata, avviso al Garante) che poteva intraprendere. Ma poiché l’azione ha creato disagi a tutta la famiglia si potrebbe ancora ipotizzare una denuncia per “danni esistenziali”.
Ogni commento è ovviamente inutile. L’attenzione non è mai troppa e vale sempre il consiglio, prima di firmare, di leggere attentamente anche le clausole scritte in formato minuscolo sui contratti. Se poi non si è sicuri, meglio chiedere consiglio a un’associazione consumatori che di questi contratti ne conosce a iosa. Terremo informati i lettori se la vicenda dovesse avere ulteriore seguito.
venerdì 17 ottobre 2008
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2 commenti:
Di truffatori in giro ce ne sono molti, e naturalmente si nascondono o purtroppo lavorano proprio per le aziende più conosciute in modo da evitare sospetti. La cosa più vergognosa è che se la prendono sempre con gli anziani e i più deboli della società.
Carlo
Caro Carlo, hai proprio ragione. Noi non possiamo fare altro che rendere noto di questi fatti a più persone possibile. Sperando che in questo modo questi biechi individui vengano isolati e denunciati e facciano la fine che meritano in galera. Ciao Richard.
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